Bentivoglio (BO) ospita, da un anno, il luogo per eccellenza dove trovare l’intera declinazione del volersi bene. Il suo nome è BenMiVoglio.
Da non intendere come una forma di egoistico menefreghismo – nel senso di pensare solo a sé stessi – ma come sana e concreta coltivazione di uno stile di vita quotidiano che punti al nostro benessere psicofisico.
Parole grosse! Equilibrio rispetto al quale siamo spesso in bilico. Vorremmo tanto raggiungere questo status, aspiriamo ad esso, tentiamo a nostro modo di avvicinarci ma ci ritroviamo spesso a razzolare male. E a rimanere alla prossima buona intenzione!
Ma intanto quell’equilibrio instabile, quel senso di poco benessere ci pungolano e lanciano campanelli d’allarme che ci fanno dire “devo fare qualcosa, devo cambiare senso di marcia. Devo prendermi cura di me, della mia persona”.
Tutte le nuove strade ci trovano incerti, come disorientati, se ci addentriamo da soli.
Ma quando quel percorso possiamo affrontarlo insieme, sotto la guida entusiasta di chi ne ha fatto una ragione di vita, con moderazione, senza eccessi, beh! quella strada diventa un’attrazione: vogliamo metterci dentro il naso!
Questa è BenMiVoglio, un’associazione nella forma e di fatto il comune intento dapprima di Ferdinando Giannone ed Elisabetta Boni, poi anche di Luca Magagnoli, Paola Brini e Antonio Camassa, di mettere a disposizione le proprie professionalità per contribuire, ciascuno di proprio, a dare un apporto al nostro star bene.
Il mio primo incontro con BenMiVoglio è avvenuto, senza saperlo, l’estate scorsa nella piazza di Pennabilli dove Elisabetta stava partendo, insieme ad un gruppo di suoi amici, per affrontare un percorso a piedi su l’Alta via dei Parchi, durante il viaggio verso Expo.
Un’immersione nella natura, facendo tappa presso i piccoli produttori del territorio, di cui portare alla luce le storie; e poi scopro che Elisabetta è esperta in tipicità del Territorio e istruttore di Atletica leggera.
Cibo sano ma gustoso – che dia piacevolezza – e movimento, nel senso di attività fisica moderata e non eccessiva: due buoni pilastri portanti per vivere bene, i due tarli che hanno lavorato in lei fino all’incontro con Ferdinando Giannone, biologo nutrizionista e ricercatore presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna e docente di Nutrizione in cucina presso la scuola alberghiera di Serramazzoni. Da qui è emersa una visione comune e lo stesso desiderio di diffondere di più e meglio questa cultura, nei fatti però, con iniziative pragmatiche: il miglior esempio.
Da tempo Giannone, tenace sostenitore dell’effettiva dieta Mediterranea e delle reali tradizioni culinarie, nel momento in cui invitava i propri pazienti ad “imparare a nutrirsi meglio , riconoscendo gli alimenti di cui è ricco il nostro territorio e imparare a cucinarli con metodi di cottura alternativi, per preservare le proprietà organolettiche degli alimenti” si sentiva dire “Parla bene dottore, ma nei fatti?”. Ecco detto, un luogo dedicato, BenMiVoglio appunto, sarebbe stato il giusto contenitore esperienziale, la freccia propulsiva e motivazionale per mettere in pratica i suoi suggerimenti.
Da subito Ferdinando ed Elisabetta si sono trovati concordi nel rendere queste iniziative accessibili a tutti: professionalità e competenze alla portata di tasca, nel far sperimentare nella pratica uno stile di vita spesso solo predicato. Un prendere per mano, mostrando, coinvolgendo, insegnando metodi e tecniche. Insieme però.
Ha iniziato così a prendere forma un programma tanto ricco quanto vario, sempre in linea col pensiero guida. Splendido il corso su “La spesa al supermercato: istruzioni per l’uso” in cui Giannone, circondato da una marea di prodotti di uso quotidiano, ha guidato i partecipanti nella lettura delle etichette, nella valutazione degli ingredienti, con relative indicazioni nutrizionali. Ha regalato pillole che a me, presente, hanno insegnato a far la spesa in modo diverso, più oculato. “Per ogni spesa dedicatevi alla selezione di un prodotto, prendetevi un attimo di tempo. Fatto quello il prodotto è acquisito per sempre e così via per gli altri”.
E poi l’invito ad essere attenti al territorio e a valorizzare i produttori locali, per cui non sono mancate e non mancheranno visite ad aziende agricole.
E dal momento che ci si nutre almeno tre volte al giorno più corsi vengono dedicati alla cucina: a partire dal mattino con ‘La sana colazione’, fino ai veri e propri corsi di cucina o cucina sana e veloce, date le esigenze di questi tempi.
Considerando, come dice Elisabetta, che “non puoi mettere benzina e non occuparti del tuo motore e viceversa” anche l’attività fisica, nelle diverse espressioni, più moderate non a carattere agonistico, ha la priorità in BenMiVoglio. Così hanno preso vita diverse iniziative relative allo sport: dal Nord Walking allo yoga o la ginnastica nel parco – con l’intento di arrivare in tutti i casi a sentire il proprio corpo – fino a eventi particolari come la bio-corsa e anche conferenze su tematiche sensibili come i benefici che l’organismo ricava dallo sport. Ultimamente sono tornata a BenMiVoglio ad ascoltare la tenacia di un giovane atleta Gianluca di Meo, campione di ultraranner, che corre nella natura in condizioni estreme. Da lì trae la sua forza, la sua linfa per rilanciare. Sempre oltre.
Messaggi, messaggi che ti entrano dentro e iniziano a lavorare.
Che dire a Ferdinando, Elisabetta, Luca, Paola e Antonio?
Ci lamentiamo spesso per la direzione che questa nostra società e noi, trascinati dalla corrente, stiamo prendendo. Fatichiamo a trovare canali di ossigeno che aprano e liberino la nostra mente.
Che Dio vi benedica tutti per quanto con grande passione, entusiasmo e credo state facendo per tutti coloro che avete incontrato e incontrerete sulla vostra strada, ben indicata dal cartello ideato dall’Art Designer, nonché socio, Antonio Camassa: Controllo elettronico della Felicità!
Simona Vitali
simonavitali@solobellestorie.it