Educazione Civica

LE MAMME, PERÒ, SONO INSOSTITUIBILI

10 ottobre 2016

Ci sono iniziative che vengono fatte dalle aziende senza mai sbandierare ai quattro venti il proprio impegno etico e sociale; così come ci sono persone che mettono molta parte del proprio tempo in azioni solidali senza che il loro nome compaia da nessuna parte. Le loro sono le storie più belle, perché dimostrano che si può fare. Questa riflessione torna sempre più spesso in mente da quando è nato solobellestorie.it, per il semplice fatto che ci si imbatte in queste aziende o persone senza doverle andare a cercare ma con la casualità dettata da mille fattori: per empatia o per una conversazione a margine di un incontro professionale come quello in cui ho scoperto la Banca del latte umano donato che, dal 2012, viene sostenuta da un’azienda di uomini e donne che si dedicano a questo progetto in stretta collaborazione con il Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

Banca del Latte - Leaflet
Ma cos’è una Banca del latte umano? In Italia ne esistono 27, ma questa è l’unica creata al di fuori delle strutture ospedaliere e interamente finanziata da un’azienda privata. Il motivo risiede appunto nelle caratteristiche di quest’azienda: nata e cresciuta fino a diventare un autentico colosso, ma senza perdere di vista le relazioni tra le persone, anzi valorizzandole al massimo.
Uomini e donne di quest’azienda mettono parte del loro tempo e, soprattutto, della loro competenza in questo progetto, in maniera silenziosa, senza enfasi, ed è per questo che la storia merita di essere raccontata e divulgata.
Tutto parte dalla consapevolezza che, pensando solo alla città di Bologna, nascono, in media ogni anno, 100 bambini prematuri che hanno bisogno di quel latte materno che garantisce loro un’aumentata possibilità di sopravvivenza. Per loro servono almeno 600 litri di latte e, partendo da questa necessità, il dottor Luigi Corvaglia, del reparto di Ginecologia del Sant’Orsola, insieme all’associazione Il Cucciolo, hanno pensato ad una Banca del latte umano che ha coinvolto l’azienda Granarolo per il supporto tecnologico e il know-how nel settore lattiero.
“Le mamme però sono insostituibili perché sono le uniche in grado di fornire il latte umano. – spiega il dottor Corvaglia – E la loro sensibilità è il cuore pulsante di questa iniziativa. Le giovani mamme bolognesi, senza privare in alcun modo il loro bambino, hanno aderito immediatamente al progetto che viene descritto nel sito www.allattami.it “.
Qi sono i racconti delle mamme e dei loro bambini, piccole creature nate molto sotto ad una soglia di peso normale, che oggi hanno una speranza concreta in più grazie ad altre mamme donatrici.
100 ml di latte in più di quel che serve al proprio figlio vengono messi a disposizione per la vita degli altri, grazie all’associazione Il Cucciolo che provvede al ritiro presso l’abitazione della mamma.

BLUD 028

Tutto avviene attraverso un controllo totale del processo, con un sistema di tracciabilità che va dalla gestione dei biberon in cui è contenuto il latte donato, sigillati e trattati termicamente con una leggera pastorizzazione affinché ci sia la massima sicurezza per i neonati, fino all’invio di un sms alla mamma donatrice per avvisarla che il suo latte è stato utilizzato in quel determinato giorno: una piccola attenzione che vuol ringraziare di un gesto di grande amore. Da Bologna la rete di Allattami si è estesa all’Ospedale di Ferrara e, da qualche mese, grazie al coinvolgimento della Croce Rossa dell’Emilia-Romagna, a Imola e Parma.
Mentre ascoltavo questo progetto cresceva dentro la voglia di raccontarlo, almeno nelle sue linee essenziali, perché sono i piccoli gesti silenziosi, come quello di tante mamme che si accontentano di ricevere un sms che dice loro grazie, a farci riflettere: su cosa conta veramente nelle nostre vite.

Luigi Franchi

You Might Also Like