Il cambiamento è una condizione di vita di noi esseri umani. È un irrinunciabile motivo di crescita. Anche volendolo non riusciamo a rimanere vincolati alle stesse situazioni, che magari ci aggradano pure. Ci sono quindi i cambiamenti obbligati, in cui veniamo presi per i capelli da mutate condizioni indipendenti da noi; ci sono poi i cambiamenti in cui noi mutiamo delle condizioni per dare una sferzata di nuovo, diverso, alla nostra vita, come il cambio di casa, del posto di lavoro… E in casi più rari ci sono gli eclatanti cambiamenti radicali di vita, quelli in cui con un’apparentemente folle e al contempo lucidissima presa di posizione chiudiamo parentesi sul nostro “qui ed ora” per diventare, da domani, completamente altro. O meglio finalmente altro.
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Aggirandomi fra i golosi box di Sweety of Milano mi imbatto nello spazio riservato alla Pasticceria Palazzolo, che già ho conosciuto qualche anno fa, in quel di Cinisi (PA), dove ha sede.
Il mio sguardo si perde nelle meraviglie esposte. Ho fra le mani i miei “zuccherini”, moneta corrente di questo villaggio di dolcezze, da spendere e qui so cosa voglio: quegli indimenticabili dolcetti alle mandorle di cui, a distanza di un paio d’anni, conservo ancora memoria! Mentre indico con la mano un tubo di queste leccornie alzo lo sguardo ad altezza petto del pasticcere che mi sta di fronte e sulla casacca bianca leggo “Santi Palazzolo”. A quel punto centro lo sguardo sul viso e guardando negli occhi il mio interlocutore dico “Sto leggendo bene? Lei è Santi Palazzolo?”. Mi risponde di sì.
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Un sole giallo intenso e luminoso mi accoglie all’ingresso della struttura in cui si svolgerà il Palio del Pettine, a Gavello, frazione di Mirandola (MO): è questo l’effetto della gioiosa ambientazione in giallo girasole, resa ancor più briosa da freschi ramoscelli di melograno, apposti qua e là come decoro.
Non sfugge al mio occhio una particolareggiata cura nell’allestimento che conferisce all’insieme aria di festa e quindi piacere di essere lì.
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Un viaggio, quando lo si intraprende, non deve mai essere prevedibile. Altrimenti diventa una vacanza. E in vacanza, per quanto ci si ostini ad affermare il contrario, di scoperte non se ne fanno. Mentre il viaggio è autentica apertura: di testa e di cuore. E se le strade portano al sud diventa un viaggio di umana contaminazione con persone che qui sono belle davvero.
La libertà non ha prezzo, questo è il pensiero che gira in testa ascoltando Vittorio Fusari mentre racconta la sua storia professionale che lo ha portato da studente di filosofia a capostazione, poi da chef patron del Volto e delle Maschere, ristoranti stellati, all’apertura nell’aprile 2008 di Dispensa Pani e Vini Franciacorta.
Solo per poter cenare nel prato che si affaccia sulla pianura Padana vale la pena mettersi in viaggio verso il Ristorante Le Proposte. Si arriva a Corano, piccola frazione di Borgonovo Val Tidone, attraverso un paesaggio di architettura agricola rappresentato da filari di rigogliosi vigneti. Il locale è stato ricavato da quella che, una volta raggiunta l’età della pensione, sarebbe diventata la casa di campagna di Danila Ratti e di suo marito Luigi.
Ma entrambi non sono persone che stanno ferme, con le mani in mano a rimirar paesaggi. Ecco quindi che Danila, dopo una vita passata nel settore del vino, pensa bene di trasferire questa competenza, unita ad una grande passione per la cucina e ad un’inesauribile voglia di stare in mezzo alla gente. Nasce così il loro ristorantino, un luogo molto curato, pensato e arredato come se fosse casa propria. Il calore dell’ospitalità è quello che si avverte appena arrivati, che continua al tavolo dove Danila, cuoca sommelier e governante di sala, gestisce con perfetto equilibrio il rapporto con i clienti.
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