Prendere fra le mani una splendida collana di perle di vetro veneziane e non sapere che storia essa celi. Capita spesso, troppo spesso, di apprezzare un oggetto per il lato estetico, e magari acquistarlo, rimanendo ignari di cosa racconti. Non siamo mai abbastanza curiosi. E questo lo scopriamo quando dall’altra parte c’è chi ci spiega, facendoci uscire un po’ più ricchi di quando siamo entrati.
Mi ha rapito così la pasionaria Marisa Convento, che nella Venezia storica tutti chiamano “l’impiraressa”, nell’accogliermi nella sua piccola bottega, così ricca di simboli da gridare bellezza in ogni sua espressione, foss’anche un nuvolo di farfalle, a decorare un angolo della parete.
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