Educazione Artistica

VENEZIA IN UNA PERLA DI VETRO

5 dicembre 2016

Prendere fra le mani una splendida collana di perle di vetro veneziane e non sapere che storia essa celi. Capita spesso, troppo spesso, di apprezzare un oggetto per il lato estetico, e magari acquistarlo, rimanendo ignari di cosa racconti. Non siamo mai abbastanza curiosi. E questo lo scopriamo quando dall’altra parte c’è chi ci spiega, facendoci uscire un po’ più ricchi di quando siamo entrati.

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Mi ha rapito così la pasionaria Marisa Convento, che nella Venezia storica tutti chiamano “l’impiraressa”, nell’accogliermi nella sua piccola bottega, così ricca di simboli da gridare bellezza in ogni sua espressione, foss’anche un nuvolo di farfalle, a decorare un angolo della parete.
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Educazione Civica

I PICCOLI GESTI AIUTANO

28 novembre 2016

I piccoli gesti aiutano, molto più di quanto pensiamo! Soprattutto se diventano migliaia e migliaia.
Ho avuto questa percezione quando, pochi giorni fa, alla radio, ho sentito Carlotta Sami, portavoce italiana dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), spiegare quanto fosse importante continuare a garantire istruzione ai 3,7 milioni di bambini che oggi vivono nei campi dei rifugiati.

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“Nel Sud Sudan settentrionale c’è un campo profughi con 50mila abitanti. Quando l’ho visitato ho trovato solo ragazzini. Pensavo che gli adulti fossero altrove, ma poi ho scoperto che non c’erano. Erano rimasti indietro: morti, o in attesa di raggiungere i loro figli. Ma intanto li avevano mandati: sapevano che in quel campo c’era una scuola, c’era un futuro” spiegava Carlotta Sami.
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Educazione Artistica

CREARE ARMONIA ED EMOZIONI DA ARMONIA

21 novembre 2016

“Mi chiamo Panno.  Porto il nome di un altro gatto particolare come me, vissuto  tra la guerra e il dopoguerra qui a Palazzo Brami, nel centro storico di Reggio Emilia, di cui sono diventato il guardiano felice. Troppo bello quello che vedo e vivo”.
Panno, il mio primissimo incontro nell’affacciarmi sulla soglia di Cardo, un luogo altro, talmente sui generis da sfuggire a qualsiasi categoria codificata. Mentre il mio sguardo corre insaziabile da un capo all’altro, tra l’affascinato e lo stupito,  mi raggiunge Carlo Losi, l’anima di tutto questo. Perché di fatto in quell’ambiente un’anima la percepisci eccome, da subito.

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Splendidi rami a cespuglio con le proprie naturali sfumature giallo senape che scendono dal soffitto, un armadio trasparente colmo di foglie secche, cupole in vetro riempite di evanescenti soffioni, micro o macro ambientazioni con spaccati dell’Appennino, dentro anime metalliche di teche… mondi in cui ti cali, ci entri dentro e ci viaggi, rispolveri emozioni già conosciute magari proprio quando quei luoghi li hai visitati.
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Alimentazione

UN’INDOMITA RICERCATRICE DI CONOSCENZA

14 novembre 2016

A Milano Golosa, poche settimane fa, mi colpì un piccolo pieghevole sul banco d’assaggio di uno dei tanti produttori presenti: raffigurava un cerchio in cui erano collocati dei quadratini di diverso colore, uno per ogni giorno della settimana.
“Rappresenta il principio dell’alternanza, una modalità ancora difficile da introdurre perché la prima colazione, per la maggior parte delle persone, è abitudinaria. Eppure è un tempo dedicato molto importante, perché quei sapori, quelle sensazioni segnano l’inizio di ogni giorno”.

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Alimentazione

LA MORTADELLA DI CHI NON SI ACCONTENTA

7 novembre 2016

“Mamma, mamma voglio la mortadella di Silvio”, così il palato vergine di un bambino ha lanciato un messaggio a un distinto signore in coda nella bottega della famiglia Scapin, a Bologna, una gastronomia di quelle giuste per genuinità e assoluta artigianalità dei prodotti.
E questi, giunto il suo turno ha esordito con “fate assaggiare anche a me la mortadella di Silvio?”.
Tempo due mesi e una visita della commissione per i presidi Slow Food  presso la bottega ha svelato che quel signore era un socio Slow Food che aveva ritenuto di segnalare il prodotto assaggiato.
“Fate la mortadella secondo il disciplinare. È un piacere scoprirvi”. Da quel momento la mortadella di Silvio Scapin è entrata ufficialmente nel Presidio della Mortadella classica, un progetto che sostiene le piccole produzioni a rischio di estinzione e le sue tecniche di lavorazione artigianali.
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Educazione Artistica

L’AGRIPOETA

24 ottobre 2016

“È stato il rumore degli zoccoli del mulo ad insegnarmi il ritmo della poesia”. Già mi aveva affascinato con la sua personalissima alchimia delle parole quell’uomo che si era avvicinato al nostro tavolo durante la colazione, in una mattina d’estate siciliana, senza apparente motivo, ma fu questa frase a catturare definitivamente il mio interesse.
Giuliano Belloni è di Palombara Sabina, lì è nato, cresciuto, vissuto, respirando ogni giorno la terra, ascoltandone i silenzi, seduto ai margini di una civiltà contadina che sta scomparendo.
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Educazione Artistica

PESCI FUOR D’ACQUA

17 ottobre 2016

Le piace pensare che “ci sono pesci che nessuno riesce a catturare. Non è che siano più rapidi o forti di altri pesci. È solo che sembrano toccati da una speciale grazia*”.
L’incontro di Angela Barusi con i pesci, la folgorazione intuitiva è avvenuta per caso mentre lei – professionista della promozione e valorizzazione del patrimonio agroalimentare – stava sfogliando una rivista di cucina francese, con l’attenzione di chi sta lavorando a un importante progetto.

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All’improvviso un’immagine, splendida, di “ un gruppo di pesci che pareva un mazzo di fiori” l’ha catturata e illuminata al tempo stesso. È l’idea, che si accende mentre non stai esattamente cercando, ma che ti trova predisposto ad accoglierla e già ti fa intravedere la strada.
Come un lampo è balenata nella mente di Angela. Quei pesci li avrebbe realizzati su carta, questa l’intuizione, avvalendosi della tecnica ad acquerello, perché quelle meravigliose sfumature acquee potessero essere rese al meglio. Lei che dopo gli studi di Belle Arti coltivava da sempre, nel segreto delle sue stanze, la passione della pittura – olio su tela e di paesaggio – questa volta era chiamata da una diversa modalità pittorica espressiva. Sì, chiamata, perché così agisce la passione quando viene sollecitata. Avvisa. A volte anche sotto forma di sfida, rispetto a ciò su cui ti senti più forte.
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Educazione Civica

LE MAMME, PERÒ, SONO INSOSTITUIBILI

10 ottobre 2016

Ci sono iniziative che vengono fatte dalle aziende senza mai sbandierare ai quattro venti il proprio impegno etico e sociale; così come ci sono persone che mettono molta parte del proprio tempo in azioni solidali senza che il loro nome compaia da nessuna parte. Le loro sono le storie più belle, perché dimostrano che si può fare. Questa riflessione torna sempre più spesso in mente da quando è nato solobellestorie.it, per il semplice fatto che ci si imbatte in queste aziende o persone senza doverle andare a cercare ma con la casualità dettata da mille fattori: per empatia o per una conversazione a margine di un incontro professionale come quello in cui ho scoperto la Banca del latte umano donato che, dal 2012, viene sostenuta da un’azienda di uomini e donne che si dedicano a questo progetto in stretta collaborazione con il Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
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Educazione Civica

GLI AMORI VOLUTI

3 ottobre 2016

Correva la fine degli anni ’90, quando mi sono affacciata ad un mondo nuovo: quello degli amori voluti. Mi rivedo in quelle estati impegnata con il lavoro stagionale in una locale fabbrica di trasformazione del pomodoro, nel ruolo di porta-campioni. A cadenza oraria facevo i miei prelievi di prodotto e li portavo ad analizzare in uno laboratorio limitrofo.
Ricordo la mia conquista sindacale della bicicletta col cestino, per muovermi più agevolmente entro i tempi. Non ho tardato a diventare porta-bigliettini d’amore (è nata lì la storia di due colleghi che si sono poi sposati) e anche porta-leccornie in quella notte – una sola in tutta la stagione – in cui portavo torta e biscotti per tutti. Quella mansione indubbiamente favoriva le relazioni con i  colleghi e, quando possibile, quella battuta in più. E questo mi faceva stare bene!
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Educazione Artistica

IL CORRIERE DELLE FOTOGRAFIE

26 settembre 2016

Ci sono mestieri e pause che la tecnologia digitale, giorno dopo giorno, trasforma. Uno di questi è il corriere delle fotografie. Vi ricordate il tempo in cui si portava (solitamente di lunedì) il rullino al fotografo di paese o di quartiere, per aspettare, in una pausa trepidante, la consegna delle fotografie o delle diapositive?
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