Due occhi vispi che inseguono, senza perdersi una battuta, i passaggi decisivi di una gara che l’avrebbe vista cedere (come da regolamento) lo scettro di campione del mondo di pesto genovese al mortaio, tenuto stretto con tanto orgoglio per due anni.
Così mi ha conquistato Alfonsina Trucco, classe 1929, tutta vitalità al primo sguardo.
E proprio quando mi sono avvicinata per scambiare due battute mi si è aperto davanti, in pochi istanti, il suo mondo.
Accanto a lei, a sostenerla, la sorella gemella Enrichetta che si sforzava di rimanere in silenzio mentre Alfonsina parlava con me, annuendo profondamente e sgranando gli occhi, come di una che ne avrebbe avute parecchie da aggiungere!
Quell’espressività così marcata in entrambe e il percepirle sulla stessa linea d’onda mi hanno restituito il senso di una forte complicità tra loro.
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