Da bambino trascorreva parte dei suoi pomeriggi in soffitta nella stanza dei giochi, attigua allo spazio dedicato alle batterie di aceto balsamico tradizionale, singolare dote tramandata nelle famiglie modenesi.
E accadeva, in quei pomeriggi, che piuttosto di scendere in casa a bere, Gilberto si avvicinasse sornione alle botti, ne stillasse una piccola quantità e se la gustasse. Quella bevanda gli piaceva.
Per questo non riusciva a spiegarsi quell’immagine forte, che a dottrina gli descrivevano, di Gesù sulla croce morente, a cui i soldati romani, come in segno di stizza a fronte della richiesta di bere, avevano bagnato la bocca con una spugna imbibita di acqua e aceto. Perché quella speciale per lui bevanda era stata utilizzata così? Se lo chiedeva.
C’ è voluto qualche annetto per trovare conferma che la sua percezione era corretta e, non solo, l’aceto che aveva conosciuto era il più prezioso, la perla degli aceti. La sua famiglia, come tante altre, perpetrava fra le proprie mura l’usanza di produrre l’aceto balsamico tradizionale di Modena. Quello a cui a poco a poco Gilberto si è appassionato, grazie all’esempio del padre, finché non è diventato il suo impegno lavorativo.
L’Acetaia del Cristo nasce dall’iniziativa di due famiglie modenesi di mettere a patrimonio comune le reciproche batterie e un’area agricola di proprietà , in quel di San Prospero, in cui poter svolgere l’attività. Insieme.
Gilberto ed Erika Barbieri e Daniele Bonfatti sono l’anima del presente dell’Acetaia del Cristo, fondata dai famigliari. Li accomuna la passione, vera, profonda per questo prodotto che li tiene legati come in linea di continuità con le proprie radici, delineando, nitido, una sorta di albero genealogico delle proprie famiglie. Sì perché le batterie si tramandano di generazione in generazione, in un processo infinito, che per nulla inficia sulla qualità del prodotto, anzi non può che nobilitarlo ulteriormente. E’ come un patto con la storia, da non dimenticare ma anche da continuare a scrivere.
Un adagio dello scrittore Giovanni Vicentini recita che” poche sono le cose a cui la vetustà da virtù e pregio: il vino sano e robusto, il Parmigiano Reggiano e l’aceto balsamico, raramente l’uomo”.
Ciò che è certo è che su tutti vince l’aceto balsamico, per cui il passare degli anni è un’autentica benedizione. Gilberto ci tiene a sottolineare che non lo si fabbrica ma si alleva come un bambino, di cui occorre interpretare le diverse variabili per capire come intervenire.
E’ immaginabile quindi cosa possa aver significato il tremendo terremoto del 2012 anche su questo affetto centenario. Solo l’Acetaia del Cristo ha perso il 20% del prodotto, pari a circa mezzo milione di euro, oltre ad aver subito il danno della struttura, classificata prima inagibile e quindi da abbattere poi invece suscettibile di intervento. Gilberto stesso ricorda del suo accorrere fra le botti, per sistemarle, fra una scossa e l’altra, insensibile ai richiami della sorella che lo invitava alla prudenza! E ricorda anche di tutti gli interventi fatti nelle case private per salvare il salvabile, laddove è stato possibile.
In questa spasmodica tensione a ripristinare il recuperabile un tuffo al cuore: l’iniziativa di alcuni viticoltori piemontesi che hanno immesso sul mercato una cassettina con quattro bottiglie, i cui proventi sono poi stati destinati a tre realtà significative della bassa modenese: un ragazzo disabile, un ristorante e l’Acetaia del Cristo. Tempo di ritornare stabili sulle proprie fondamenta e in tutta risposta i tre soci della cantina hanno convenuto di ricambiare dedicando una batteria ai quei benefattori, per i quali ogni anno realizzano una selezione dedicata, da proporre in occasione di Cantine Aperte. Viene da chiedersi se il peso specifico della riconoscenza non superi quello del dono.
Certo è che l’uno richiami l’altra non è per nulla scontato. Ed è quasi anacronistico, di questi tempi.
Ma nel perpetrarsi di una nobile tradizione non è inusuale cogliere la capacità di nobili di gesti, se dietro a ciò che si fa c’è un credo profondo che porta ad affermare, con emozione, “qui c’è tutta la mia vita”.
Parole genuine di Gilberto Barbieri. E così intense da contagiare in commozione.
Simona Vitali
Acetaia del Cristo
Via Badia, 41
41030 San Prospero (MO)
Tel. 059 907425
www.acetaiadelcristo.it